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Un sabato in Touch e ritorna il sorriso

In giro per i club...
Postato: Wednesday February 13th @ 9:29AM CET
HomePage:http://www.delfinierranti.org
Francesco Calia scrive:
martedì 12 febbraio 2008

9 febbraio, Taranto, un prato verde e un po’ scoscesoall’interno della scuola “Leonida”, di meglio peradesso non abbiamo trovato. Niente di grave, figuriamoci,fossero questi i problemi: con tanta allegria e un pizzicodi follìa il problema è risolto.

Che bello lo sport: a volte sembra pesare, in realtà dàleggerezza, a volte sembra costrizione ma “dentro” sentilibertà, a volte sembra logorìo ma poi scopri che manmano ti rigenera.

Lo sport, ma quello sano, quello lontano dai veleni, dallepolemiche, dall’astio, dalla violenza. Lo sport vero, nonquella messinscena per mestieranti senz'anima, lo sport,quello soprattutto praticato, quello che insegna tanto espesso fa sorridere.
Quello che ti fa sentire grande come unadulto o che ti ridà i sogni di un ragazzo.

Touch Rugby, eccola la parolina magica, eccola la propostanuova da cogliere al volo per uscire dalla noia dell’ariafritta di questi tempi e dallo scricchiolìo di corpi goffie traballanti.

E’ da un po’ che il buon Emanuele ce ne parla e spingealla caccia di un sogno, è da un po’ che la cosa staaffascinando anche noi. E allora, sai che c'è, senza altriindugi, eccoci tutti lì, 9 febbraio, Delfini Erranti TouchRugby Taranto: il vagito del neonato si fa più sonoro.

E’ sempre training da pionieri o quasi, ma è giàqualcosa più di un’idea. Certo che ci sono gli alfieri:
Walter, Carlo ed Alessandro, con Emanuele reduci dalla bellaesperienza di Perugia, ma ci sono anche altre facce amiche,vecchie e nuove, allegre soprattutto, anche qualcunafemminile, incoraggiante, tutti a pendere dalle parole delguru, a conoscere ‘sta palla ovale e i suoi segretirimbalzi, a riempire di corse, di saltelli e di entusiasmoun sabato diverso. E non finisce qui: Marcello e Robertino,padre e figlio, per un pò spettatori, ad un certo puntomollano gli ormeggi e partono anch’essi per l’insanaavventura.

Naturalmente images by superstar Ivana,implacabile nel riprendere tutto, anche le carciofate degliatleti in erba, anzi sull’erba.
Forte coach Emanuele che si sbraccia e si illuminanell’insegnare il sacro touch-verbo a dei dilettantiricchi di volontà ma un po’ scarsini ad esperienza: lamarcatura, il passaggio all'indietro, il roll ball e ilretrocedere della difesa dopo il tocco. E dai e dài, unpo’ alla volta il mistero si dirada, e si fa largo ildivertimento puro, la voglia di giocare e di partecipare.

Lastanchezza? Questa sconosciuta … ehm … durante il gioco… ma siccome ogni bel gioco dura poco, i presenti un po’matti forse … hanno esagerato.
Vabbè, il “chi se nefrega” si leggeva chiaro!

Un po’ di pazienza, mister Novellino, noi siamo erranti eappunto va da sé che ogni tanto erriamo. Ma staitranquillo, ce la metteremo tutta.

Dopo un sabato così bello e sereno, il sogno devecontinuare. Alla prossima.

Francesco Calìa.

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