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La prima volta dell'arbitro

Tornei
Postato: Monday March 3rd @ 9:31AM CET
Giampietro F. scrive:
Per la prima a volta ho arbitrato una partita di Touch Rugby.

E' successo in quel di Ala lo scorso 23 febbraio.Per dirla propria tutta ero partito da Brescia con meta la Val Lagarina con l'idea di imparare a fare l'arbitro, per fare esperienza: han pensato di farmene fare tanta e subito (superata la ottava partita non le ho più contate).
Chiedo venia quindi a tutti coloro che hanno dovuto “subirmi”.

Per il futuro ho capito che devo migliore decisamente la forma fisica (non vi dico cosa mi dicevano le mie gambe il giorno dopo) e la posizione in campo, nonché il modo di raggiungere la miglior posizione in campo (direzione di corsa, ecc.).

Maci mi ha richiamato sul “passaggio dopo il touch”, a ragione, ma il retaggio del rugby mi ha spinto più a controllare il movimento che ad inquadrare sempre la palla, quindi pochi fischi da perte mia per questa infrazione.

Anche la tipologia di gioco adottata dai singoli giocatori mi ha messo in difficoltà nel fischiare l'infrazione che ho citato prima, infatti i più cercano il touch andando diritti (per direzione verticale) sull'avversario: cercate di andare nello spazio tra i difensori piuttosto che sul difensore, ha una resa migliore ai fini del gioco, sempre che non partiate intenzionalmente per effettuare un rollball.
Per il futuro cercherò di essere più preciso e puntuale.

Nel complesso comunque ho riscontrato un buon livello di gioco, anche e soprattutto nei giovani.

Qualche retaggio “rugbystico” nelle entrate lo ho visto ancora, ma in misura inferiore rispetto al passato e spesso dovuto alla preoccupazione di anticipare il movimento del “rollball”.
In quest'ultimo caso gli attaccanti devono prestare attenzione perchè un difensore “svelto” (e ne ho visti) potrebbe ritirarsi al momento del contatto e quindi non si verificherebbe il touch, ricadendo così nel caso di “rollball volontario” che comporta una penalità.

Anche la “palla toccata in volo” è stata tra le infrazioni che più ho fischiato e riscontrato:
andate sicuri di intercettare la palla od è meglio lasciar perdere, gli avversari guadagno altri sei “touch”!

Complimenti ai ragazzi di Ala per l'organizzazione e per la piccola (grande) accortezza di aver posizionato i “conetti” ad una distanza di circa 5 metri gli uni dagli altri, una soluzione da adottare anche in futuro per agevolare sia difensori che arbitri per il fuorigioco.

Più si proseguirà in queste esperienze e maggiore sarà la qualità di gioco, la qualità degli arbitri (spero) e la specificità dei falli che verranno fischiati.

Soprattutto se lo spirito con cui verranno affrontate le partite è quello che ho visto nei “giovanotti” di Este, che seppur in debito di ossigeno (come il sottoscritto) si permettevano di scherzare con finte ripartenze ed accelerazioni:
Sono Pazzi Questi Rugbysti (avrebbe detto un noto personaggio dei fumetti dalle diemnsioni ragguardevoli e dalla forza spropositata) ma la loro “pazzia” è il miglior”doping” che si possa trovare (e non mi risulta che sia tra le metodologie o sostanze vietate)

Infine, ma ben altra posizione e rilievo dovrebbe essere attributa, dei grandi complimenti ed un grazie alle GIOCATRICI, meriterebbero un riconoscimento ogni qualvolta partecipano ad un torneo.

Giampietro, nuovo arbitro di touch rugby

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