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LA PARTITA DEI TRENTAMILA

Notizie dal mondo
Postato: Monday November 10th @ 9:36AM CET
Tribuna di Treviso scrive:
L'inno nazionale cantato dallo stadio E anche il sindaco urla «Italia Italia»

PADOVA. Un Euganeo così non si era mai visto.
Per numero dispettatori, clima di festa dentro e fuori lo stadio, mescolanza dicolori e accenti, sintonia nel cantare l'Inno e nello spingere gliAzzurri verso l'impresa.
Uno spettacolo magnifico, un mare bluchiazzato di giallo, che ha incantato i quasi 32mila presenti e checerto non sarà sfuggito al presidente della Federazione rugbyGiancarlo Dondi.

La febbre da rugby - padovana, veneta, italiana - hacontagiato Padova a tal punto che a metà secondo tempo, dopo ilpareggio dell'Italia sul 20-20, l'Euganeo intero ha intonato ilclassico «Tutto lo stadio».

Rugbisti osservanti e «profani calciofili» hanno unito le forze,stuzzicati dal profumo di una vittoria impronosticabile e dallasplendida atmosfera di condivisione, senza barriere né tornelli.
E cista anche l'abbraccio a quelli in maglia gialla, e perfino dopo lameta di Cooper.
Scene di ordinaria sportività.
Per non parlare deldopo partita (al village allestito per il terzo tempo) in cui sonostati venduti 4.500 litri di birra; e le tante persone con cui farebaldoria.

Alcuni burloni hanno spinto questo gemellaggiointernazionale fino alla riproposizione di passaggi, rimesse lateralie carrettini di qua e di là del bancone delle birre.

La grandegiornata del rugby si è aperta con le partite dei piccoli under 11 diPetrarca, Cus, Vasugana e Roccia Rubano, che hanno mostrato ai primispettatori l'abc del rugby: corsa, astuzia, gioco di squadra, rispettodelle regole.
Man mano che lo stadio si riempiva, sono saliti al cielogli echi dei tamburi degli sbandieratori di Monselice che hanno datovita a un corteo in abiti medievali mentre le due squadre siricaldavano tra gli applausi, con picchi di entusiasmo per i cinquepadovani.
E poi gli inni da brividi.
Quando la banda civica diSelvazzano ha intonato l'«Inno di Mameli», 30mila persone hannocantato all'unisono.
Un coro potente e ben scandito, che è ritornatovarie volte a farsi sentire durante il match. Impressionante l'effettosonoro alla meta di Mirco Bergamasco.

Poi tanti «Italia Italia»,scanditi anche dal sindaco Flavio Zanonato in tribuna d'onore.

A finepartita è un tripudio per gli Azzurri circondati da ragazzini ereccattapalle. (s.var.)

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